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L’Associazione Italiana Celiachia nasce nel 1979, per iniziativa di un gruppo di genitori che affrontavano, allora, le prime diagnosi di celiachia in Italia. Ciò avveniva in un panorama di assenza totale di tutele, di assistenza nell’affrontare una condizione di cui si conosceva ancora pochissimo.

I bisogni di quella nascente comunità di famiglie erano davvero primari: capire cosa fosse, realmente, la celiachia, a cui si arrivava spesso dopo lunghi e penosi periodi di sofferenze ed errate diagnosi; capire cosa significasse seguire una “dieta senza glutine”, quali erano i prodotti e dove potevano essere reperiti.

Oggi, dopo quasi 40 anni di attività, l’Associazione Italiana Celiachia conta oltre 60.000 associati e ha contribuito a modificare radicalmente il panorama delle tutele dei celiaci e il volto stesso della celiachia in Italia. I bisogni non sono finiti, ma sono modificati: il celiaco chiede il diritto al pasto senza glutine, la “demedicalizzazione” della celiachia e la normalizzazione della vita della famiglia, vivere la quotidianità secondo i nuovi stili di vita che si affermano nella società, la “socialità” senza glutine e la vacanza senza glutine.

Resta un obiettivo di sempre, di allora come adesso, la diagnosi precoce e corretta di celiachia. Perché, se è vero che le diagnosi crescono costantemente, circa il 10% ogni anno, e che oggi si contano in Italia oltre 198 mila celiaci, resta altrettanto vero che, a fronte del dato di incidenza di 1:100 nella popolazione generale, i celiaci diagnosticati restano ancora pochi, confermando la rappresentazione grafica come un iceberg, di cui vediamo solo la parte emersa, di gran lunga più piccola del sommerso, cioè dei celiaci non diagnosticati.

Per rispondere alle sempre più sofisticate necessità, il celiaco in Italia può contare su un panorama di “protezioni” ed interventi a suo favore, che l’AIC ha contribuito a garantire con la sua azione. In particolare:

  • facilitare il riconoscimento dei prodotti idonei all’alimentazione senza glutine;
  • sensibilizzare l’industria alimentare allo sviluppo di prodotti idonei alla dieta senza glutine;
  • favorire la distribuzione degli alimenti senza glutine, non solo nelle farmacie, ma anche nei negozi specializzati e GDO (Grande Distribuzione Organizzata);
  • permettere ai celiaci di avere a disposizione locali in cui consumare pasti ed alimenti gluten free, che AIC seleziona, forma, aggiorna e promuove con il Progetto Alimentazione Fuori Casa e la diffusione della Guida AFC;
  • aggiornare i celiaci e le loro famiglie attraverso l’organo di stampa periodico Celiachia Notizie;
  • favorire la diffusione dell’informazione sulla celiachia e sull’alimentazione senza glutine, sviluppando progetti divulgativi nelle scuole e campagne di comunicazione, generali e specialistiche;
  • garantire il supporto ai celiaci e alle loro famiglie tramite le 20 associazioni regionali, che costituiscono la Federazione AIC e che, capillarmente, forniscono assistenza in tutto il territorio nazionale;
  • collaborare con gli esperti di celiachia della comunità scientifica italiana, da sempre riconosciuti tra i maggiori esponenti della ricerca scientifica internazionale sul tema;
  • sostenere e promuovere la ricerca, attraverso la Fondazione Celiachia;

• sensibilizzare le istituzioni per favorire provvedimenti normativi in favore della comunità dei celiaci e delle loro famiglie.